Aggiornato il 29/11/2022 da Gaetano Matarese
Oggi andiamo a trattare un argomento molto importante per i nostri anziani che, dopo anni di lavoro, finalmente si godono la loro meritata pensione.
Ma ovviamente interessa anche chi, non ancora prossimo al pensionamento, volesse comunque iniziare a calcolare quanto avrà al netto di tasse ed eventuali ulteriori trattenute sulla pensione.
Infine potrebbe interessare un pensionato che desideri verificare il proprio quinto cedibile e/o l’importo ottenibile con una cessione del quinto.
La cessione del quinto d’altronde è una delle forme di finanziamento più richieste insieme al prestito personale.
Andiamo quindi a vedere come si svolge il calcolo della pensione netta mensile.
Pensione netta mensile: che cos’è
Prima di tutto però, capiamo di cosa stiamo parlando.
La pensione netta altro non è che l’importo che ogni mese l’INPS accredita sul conto corrente di un pensionato. Essa, come lo stipendio, è tassata allo stesso modo, quindi è anch’essa soggetta all’Irpef.
E proprio come nel reddito da lavoro dipendente, la pensione ha un’imposta effettuata dall’INPS.
Essa, agendo da sostituto di imposta che troviamo nel reddito, effettua sulla pensione una ritenuta alla fonte sul reddito delle persone fisiche.
Quindi, continuando l’analogia con lo stipendio sopracitato, anche la pensione ha un lordo ed un netto proprio perché soggetta alla tassazione Irpef. Inoltre anch’essa ha delle addizionali comunali e regionali, che nel calcolo tengono presente la residenza del pensionato in questione.
Ma l’Irpef in questo caso viene abbassato dalle detrazioni fiscali, che diminuiscono la somma da pagare allo stato.
Pensione assistenziale
Il discorso cambia nel momento in cui si dovesse percepire una pensione assistenziale. Infatti, a differenza della pensione di tipo previdenziale, l’assistenziale è esente dalla tassazione Irpef. A prescindere da quale tipo di pensione sia, è comunque importante sapere quali sono le tasse che vengono imposte e come calcolare il netto, in modo tale da sapere quale sarà la cifra che mensilmente dovrà essere effettivamente assegnata.
Ricapitolando, gli elementi utili per calcolare la pensione netta sono:
- Pensione lorda;
- L’Irpef sulla pensione;
- Le addizionali regionali;
- Le addizionali comunali;
- Le detrazioni di imposta.
Come fare il calcolo della pensione netta

Ma ora veniamo alla pratica: come si calcola quindi la pensione netta mensile?
In realtà, l’operazione è semplice, basta sottrarre al lordo annuale le tasse, e aggiungere le detrazioni e le deduzioni fiscali a cui si ha diritto.
La formula quindi è: pensione netta = pensione lorda – (Irpef + addizionali – detrazioni Irpef).
pensione netta = pensione lorda – (Irpef + addizionali – detrazioni Irpef).
La pensione lorda è la somma di tutti i contributi che sono stati versati complessivamente durante gli anni in cui avete lavorato.
Invece, per quanto riguarda le addizionali, quelle variano da Regione in Regione e da Comune in Comune, e dipendono da quanto stabilito da esse.
Mentre, per ricavare l’imposta sul reddito, bisogna sommare al vostro lordo annuale, una aliquota (di cui vi parleremo successivamente). Infine, per calcolare le detrazioni Irpef che vi spettano, avrete bisogno di una formula che si basa sulla fascia di reddito in cui è inclusa la vostra pensione.
Un’attenzione particolare va data ad una novità entrata in vigore nel 2017: infatti, la No Tax Area, cioè quella soglia di reddito annuale sotto la quale non si devono pagare le tasse, è stata estesa.
Grazie alla legge di Stabilità varata appunto nel 2017, la No Tax Area è stata portata a 8,124 euro.
Inoltre, sempre nel 2017, è stata riconosciuta una detrazione dell’Irpef lorda sui redditi da pensione.
Come fare il calcolo dell’Irpef sulla pensione

Ma andiamo ancora più nello specifico.
I dati di cui tenere conto per calcolare la pensione netta non sono tantissimi, ma fra questi c’è l’Irpef, su cui bisogna soffermarsi per riuscire a fare i vostri calcoli nel miglior modo possibile.
Per svolgere il calcolo dell’Irpef, quindi, bisogna applicare alla pensione lorda una percentuale.
Questa percentuale ha un nome ben preciso, e si chiama aliquota (esatto, quella di cui vi avevamo parlato precedentemente, nello spiegarvi come ricavare l’imposta sul reddito). Le aliquote non sono uguali per tutti, ma variano sulla base della fascia di reddito in cui si colloca la pensione annua.
Anche le fasce di reddito hanno un nome specifico, cioè scaglioni.
Tutto questo discorso, come accennavamo prima, riguarda solo ed esclusivamente le pensioni previdenziali.
Quindi, le pensioni che rientrano nei trattamenti assistenziali, tipo le pensioni di invalidità, non sono soggette ad imposte sul reddito.
Se un pensionato dovesse invece percepire due pensioni distinte, il calcolo dell’Irpef si baserà sulla somma di entrambe. Non ha nessuna incidenza l’ente che le erogano, quindi possono essere due enti distinti.
Gli scaglioni IRPEF

Ora, per rendere ancora più chiaro il calcolo della pensione netta mensile, andiamo a vedere quali sono gli scaglioni Irpef e le relative percentuali:
– 1° scaglione: contribuenti con reddito compreso fra 0 e 15 mila euro; l’aliquota Irpef è pari al 23%
– 2° scaglione: contribuenti con reddito compreso fra 15.001 euro e 28 mila euro; l’aliquota Irpef è pari al 27%
– 3° scaglione: contribuenti con reddito compreso fra 28.001 euro e 55 mila euro; l’aliquota Irpef è pari al 38%
– 4° scaglione: contribuenti con reddito compreso fra 55.001 euro e 75 mila euro; l’aliquota Irpef è pari al 41%
– 5° scaglione: contribuenti con reddito oltre i 75 mila euro; l’aliquota Irpef è pari al 43%.
Le addizionali Irpef nella pensione netta mensile

Dopo aver chiarito il discorso sulle aliquote, è il momento di soffermarsi sulle addizionali Irpef regionali e comunali. Queste non sono altro che delle quote aggiuntive all’imposta dei redditi, e l’entrata complessiva va rispettivamente alle Regioni ed ai Comuni.
Poiché le regioni e i comuni sono tutti molto differenti fra loro, hanno il compito di decidere il livello delle addizionali, che quindi non sono mai uniche.
Calcolo delle detrazioni Irpef
Le detrazioni Irpef sono delle riduzioni dell’imposta dovuta, e si basano su alcune specie specifiche che vengono sostenuti dai contribuenti, o dagli appartenenti al nucleo famigliare, se sono fiscalmente a carico.
Il calcolo delle detrazioni dell’Irpef, dal 2017, è uguale per tutti i pensionati, grazie all’incremento della No Tax Area ad 8 mila euro.
Le formule utilizzate adesso non si basano più sull’età del pensionato, ma diminuiscono con la crescita del reddito lordo annuo; si azzerano completamente superata la soglia dei 55 mila euro. Le formule da seguire sono:
– Tra gli 8 mila euro e i 15 mila euro, la detrazione viene calcolata così: 1.297 + [528 + (15.000 – reddito pensionistico complessivo) / 7.000];
– Tra i 15mila euro e i 55mila euro, la detrazione viene calcolata così: 1.297 + [(55.000 – reddito pensionistico complessivo) / 40.000].
Bene, siamo giunti alla fine di questo articolo dove abbiamo spiegato il calcolo della pensione netta mensile.
A presto!