Cessione del quinto e pignoramento:vari casi

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Cessione del quinto e pignoramento

Aggiornato il 28/08/2022 da Gaetano Matarese

Parlare di cessione del quinto e pignoramento è possibile solo a determinate condizioni.

Le domande che mi vengono fatte in consulenza a tal proposito sono due:

  1. Se ho una cessione del quinto possono pignorare lo stipendio o la pensione?
  2. Se esiste un pignoramento stipendio/pensione posso chiedere una cessione del quinto?

Nell’articolo risponderò ad entrambe le domande.

Inoltre ti spiegherò in che cosa consiste il pignoramento e quali sono tutte le fasi della procedura dall’ingiunzione di pagamento all’effettivo pignoramento.

Buona lettura

Pignoramento

Prima di parlare di cessione del quinto e pignoramento definiamo il pignoramento:è un atto che toglie ad un debitore la proprietà di alcuni beni su richiesta del creditore.

L’art.491 del codice di procedura civile lo definisce come l’inizio dell’espropriazione forzata.

In altri termini se devi dei soldi a qualche persona o società per qualsiasi motivo e non paghi entro un determinato periodo di tempo, questi soldi o beni dello stesso valore ti possono essere tolti.

I beni che ti possono essere sottratti sono di vario genere:automobile, casa, capannone, gioielli,titoli di credito,etcc..

Per tale motivo esistono diverse tipologie di pignoramento:

  1. Immobiliare:può essere effettuato su beni immobili (fabbricati o terreni)
  2. Mobiliare: gioielli o altri oggetti di valore, pezzi di arredamento e tutti beni mobili che possano avere valore per essere venduti
  3. Presso terzi: sono tutti i beni di cui hanno disponibilità altre persone o enti. Ad esempio lo stipendio o la pensione; il conto corrente;varie provvigioni, canoni di locazione e così via

In questo articolo parleremo di cessione del quinto e pignoramento quindi terremo in considerazione solo il pignoramento presso terzi.

Tale tipologia di pignoramento è regolato dall’art.543 e ss del codice di procedura civile che distingue tra due ipotesi:

  1. un terzo in possesso dei beni del debitore
  2. il debitore che vanta crediti nei confronti di un terzo

Il secondo caso è quello che c’interessa perché coinvolge datore di lavoro o ente previdenziale.

Il datore di lavoro infatti dovrà pagare al debitore lo stipendio e il tfr.

L’INPS dovrà pagarti il cedolino pensionistico.

Bene ora che abbiamo capito chi sono i terzi non ci resta di capire chi sono i possibili creditori.

Possibili creditori

I soggetti autorizzati a richiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo possono essere diversi:

  1. Agenzia delle Entrate/Agenzia delle entrate riscossione: hai pagato tutte le tasse con le eventuali sanzioni? E il bollo auto? E le multe?
  2. Banche o istituti finanziari: forse non hai pagato tutte le rate del mutuo o del prestito personale ed hai fatto orecchie da mercante ai vari solleciti.
  3. Qualsiasi persona a cui devi dei soldi e che ha presentato l’ingiunzione di pagamento: magari non hai ancora pagato l’idraulico per la riparazione dello sciacquone o il toner della stampante,etc…

Dal momento in cui non viene saldato un debito alla vera e propria espropriazione passano alcune fasi:

  1. Istanza di decreto ingiuntivo: il creditore si rivolge al giudice competente per far emettere un decreto ingiuntivo nei tuoi confronti
  2. Notifica atto di precetto: riceverai un atto che t’intimerà di pagare il debito entro 10 giorni dalla notifica
  3. Notifica del pignoramento: Dopo 10 giorni se ancora non hai pagato il creditore potrà richiedere al giudice la notifica del pignoramento a te o ad un terzo(datore di lavoro, INPS, poste o banca)
  4. Espropriazione forzata: a questo punto il terzo che ha ricevuto la notifica dispone  il blocco delle somme fino a nuove disposizioni del giudice

Per prima cosa vediamo come funziona il pignoramento dello stipendio quando è presente una cessione del quinto.

Cessione del quinto dello stipendio e successivo pignoramento

Cessione del quinto dello stipendio e pignoramento

Il tuo stipendio può essere pignorato anche se hai una cessione del quinto.

L’importo massimo pignorabile varia a seconda dell’importo della retribuzione:

  1. Per una retribuzione entro 2500 euro può essere pignorato al massimo 1/10
  2. Per uno stipendio tra 2500 e 5000 al massimo 1/7. Esempio:su una busta paga di 2700 Euro ti verranno pignorati al massimo euro 385,71
  3. Su uno stipendio di oltre 5000 euro la quota pignorabile è di un quinto. Esempio: su uno stipendio netto mensile di 5000 euro ti verranno pignorati 1000 euro

Obblighi datore di lavoro

Il datore di lavoro deve rispettare obblighi di legge in quanto custode dello stipendio ai sensi dell’art.546 del codice di procedura civile.

In caso di pignoramento deve comunicare all’autorità giudiziaria:

  1. tutti gli importi che deve al lavoratore come la retribuzione mensile e il TFR.
  2. eventuali vincoli esistenti

Per quanto riguarda il TFR (trattamento di fine rapporto) è da specificare che il pignoramento potrà avvenire al massimo per il 20%.

Cessione del quinto della pensione e successivo pignoramento

Cessione del quinto della pensione e pignoramento

Quando parliamo di pignoramento e cessione del quinto della pensione ci sono tre differenti possibilità:

  1. Pignoramento della pensione non ancora accreditata dall’INPS: l’ente previdenziale bloccherà le somme dovute al creditore prima che giungano al conto corrente
  2. Da pignorare la pensione su conto corrente: gli importi dovuti vengono pignorati dopo che sono stati accreditati
  3. Devono essere pignorate le somme già accreditate sul conto prima della notifica del pignoramento

Pensioni mai pignorabili

Ci sono alcune pensioni che non possono mai essere pignorate:

  1. Assegno sociale
  2. Pensione di invalidità totale
  3. Indennità di accompagnamento

Per quanto riguarda la cessione del quinto della pensione il decreto legge 83/2015 ha introdotto limiti aggiornati.

Può essere pignorato solo l’importo dell’assegno sociale più il suo 50% quindi se l’assegno sociale è di 453 euro il nuovo limite per il pignoramento è 679,5 euro (453 + 226,5)

Sulla parte eccedente il minimo vitale il pignoramento si applica nella quota massima di un quinto.

Ad esempio su una pensione di 1000 euro il creditore può far pignorare un quinto di 320,01 euro.

Spero sia tutto chiaro..

Vediamo ora la risposta alla seconda domanda: “Se esiste un pignoramento stipendio/pensione posso chiedere una cessione del quinto?”

Cessione del quinto con pignoramento in atto

Se hai un pignoramento in corso sullo stipendio o sulla pensione puoi tranquillamente richiedere una cessione del quinto.

Iniziamo a parlare di lavoratori dipendenti.

Ci sono varie soluzioni a seconda del tuo caso specifico:

  1. Rata pignoramento: dalla tua busta paga viene trattenuta solo la quota del pignoramento corrispondente al 20% del tuo stipendio netto. – – > In questo caso potrai ottenere una cessione del quinto ed avere cos? due quote trattenute che arrivano al 40%
  2. Rata alimenti: ti vengono trattenuti alimenti per il 30% dello stipendio. – – > Il massimo che ti può essere trattenuto è il 50% della retribuzione quindi anche in questa situazione puoi ottenere una cessione del quinto per il 20% rimasto libero
  3. 40%(Pignoramento e cessione del quinto):hai già due rate addebitate sul tuo stipendio. – – > hai due opzioni da poter valutare. La prima è la richiesta di un rinnovo della cessione del quinto mentre la seconda è la richiesta di un prestito con delega che non superi il 10% dello stipendio.
  4. 50%: se le trattenute che hai raggiungono già la metà della tua retribuzione puoi solo procedere con un consolidamento debiti. Devi estinguere una o più posizioni.

Per quanta riguarda la pensione vale più o meno lo stesso discorso.

Devo specificarti solo che il limite impignorabile è costituito dall’assegno sociale,aumentato della metà (gli importi dell’assegno sociale vengono di anno in anno stabiliti dall’INPS).

Come hai visto se parliamo di cessione del quinto e pignoramento hai diverse possibilità per uscirne fuori..

Andiamo più nello specifico e vediamo una famosissima procedura di chiusura del debito:il cosiddetto saldo e stralcio.

Saldo e stralcio

Saldo e stralcio

La procedura di saldo e stralcio permette l’estinzione del debito residuo e consiste nell’utilizzare parte della cessione del quinto o di una delega di pagamento per estinguere il pignoramento.

 I vantaggi con questo tipo di procedura sono diversi:

  1. La possibilità di ridurre la somma dovuta: si offre al creditore di ottenere subito tutti gli importi senza dover attendere i tempi di ammortamento. Per velocizzare la procedura ed avere una somma certa il creditore potrebbe essere disposto a concederti uno sconto.
  2. La cancellazione del pignoramento:attraverso la procedura di saldo e stralcio inizi i 24 mesi necessari per la cancellazione dell’insoluto dalla CRIF e dalle liste dei cattivi pagatori.

In altri termini pulisci la tua “fedina creditizia” sporca.

Conclusioni cessione del quinto e pignoramento:diversi casi

Conclusioni cessione del quinto e pignoramento

Sei giunto alla fine dell’articolo..

Faccio un breve riepilogo di quello che abbiamo visto e ti suggerisco una serie di letture di approfondimento.

Per prima cosa abbiamo definito il termine pignoramento e gli argomenti correlati:

ci siamo aiutati con l’articolo 491 del codice di procedura civile per capire cos’è e abbiamo visto le diverse tipologie di pignoramento nonché i possibili creditori, le figure che possono farlo attuare.

Nella seconda parte siamo entrati più nello specifico e abbiamo parlato di cessione del quinto e pignoramento.

La prima cosa che abbiamo verificato è se può essere effettuato un pignoramento su una busta paga o una pensione che ha già delle trattenute per il prestito contro cessione del quinto.

La seconda problematica affrontata riguardava la possibilità di richiedere una cessione del quinto nel caso della presenza di un pignoramento.

                         Approfondimenti

Ti consiglio di approfondire leggendo i seguenti articoli:

  1. sulla Cessione del quinto per pensionati: calcolo della cessione del quinto per pensionati
  2. sulla quota cedibile della cessione del quinto: Calcolo quinto cedibile della cessione del quinto dello stipendio  e per i pensionati calcolo quota cedibile pensione e cessione del quinto
  3. sulle assicurazioni della cessione del quinto: assicurazione vita e cessione del quinto

4 Commenti

  1. avevo una cessione del quinto iniziata a marzo 2005 a marzo 2006 la mia azienda ha ridotto il personale e a seguito del licenziamento ha saldato parte del debito con careffin fino ad ogginon ho avuto ingiunzioni di pagamento da parte loro ,da un mese a questa parte l’istituto rubicon spv srl mi ha chiesto di saldare il debito altrimenti pignorera la casa dove abito della quale sono propietario per il 25% come posso tutelarmi da questi soggetti

  2. Il 14 febbraio 2019 controllando la mia pensione di euro 1.222,56 mi accorsi che il prelievo di euro 144.00 da parte di equitalia era diventato euro 225,44 sempre dalla mia pensione divenuta di euro 1.629,06 da settembre 2014 (reversibilit?)
    Dietro mia telefonata agli uffici inps mi comunicavano il 6-2-2019 che da marzo 2018 mi veniva variata tale quota .scusandosi di non avermelo comunicato allora.
    Facevo presente che il 9-1-2016 avevo chiesto e concessomi a poste italiane un prestito denominato Quinto Banco Posta che pagher? sino al 31-01-2024 di euro 280.00.
    Ho contattato l’impiegata che ha redatto ma non firmato la lettera inviatomi e dicendomi che avevano sbagliato , che se ne erano accorti in seguito della pensione di reversibilit? ,si scusava di non avermelo comunicato prima, che anche se avevo in corso un’altra cessione del quinto non ne tenevano conto e sempre per telefono mi comunicava che la scadenza sarebbe stata anticipata causa l’aumento della rata.
    Non mi sta bene e mi meraviglio della funzionaria che ha firmato la lettera ,andro’ negli uffici dell’inps dopo una suo parere . Grazie

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