Aggiornato il 10/10/2022 da Gaetano Matarese
Le criptovalute, definite anche payments tokens, sono valute digitali basate sulla tecnologia blockchain (se t’interessa ti consiglio di andare a leggere la rubrica “Inside Blockchain” che curo sul sito della Digital Combat Academy, una scuola di web marketing).
Abbiamo definito che cosa sono quindi possiamo passare a vedere le loro funzioni.
Criptovalute e valute tradizionali
Tutte le criptovalute, come le valute tradizionali (definite Fiat nel mondo Crypto), funzionano come mezzo di scambio, deposito di valore ed unità di conto.
Hanno però delle caratteristiche fondamentali peculiari :
- Irreversibilità: una transazione (scambio di unità da un proprietario ad un altro) effettuata non può più essere annullata
- Disponibilità: hanno una copertura globale e sono sempre attive
- Velocità: devi considerarla dal punto di vista del trasferimento delle risorse economiche. I soldi a differenza dei circuiti di pagamento tradizionali vengono spostati e non anticipati da un intermediario.
- Economicità: l’assenza di intermediari abbatte di molto i costi
- Sicurezza: la crittografia rende sicura ogni transazione
- Pseudo-anonimato: ogni persona ha un proprio indirizzo formato da lettere esadecimali e quindi non facilmente ricollegabile. Per i più esigenti in termini di anonimato esistono diverse soluzioni.
Anche le criptovalute si differenziano tra di loro.
Criptovalute oggi:Bitcoin ed Altcoin

La prima criptovaluta ha visto la luce nel 2008 grazie ad un documento di meno di dieci pagine intitolato ” A Peer-to-Peer Electronic Cash System” redatto da Satoshi Nakamoto (autore la cui identità è ancora sconosciuta).
La nuova moneta digitale il bitcoin ha fatto da battistrada alla tecnologia blockchain ed ha quindi permesso la nascita di altre criptovalute, definite altcoin per sottolineare la loro diversità dall’originale.
Nel tempo ne sono nate molte altre e di criptovalute oggi (2020) ne esistono quasi 5000.
I motivi della nascita di ogni criptovaluta possono essere tra i più disparati ma ne possiamo individuare due molto comuni:
- La volontà di superare alcuni limiti tecnici del bitcoin
- Il tentativo di perseguire veloci arricchimenti: a volte sono state organizzate delle vendite pubbliche di criptovalute non sostenute da progetti validi se non quello di arricchire velocemente i creatori.
Non tutte le altcoin riescono a raggiungere i propri obiettivi perché non riescono a far propri alcuni fattori critici del successo:
- L’identificazione di uno scopo funzionale specifico o la realizzazione di miglioramenti rispetto alle altre criptovalute
- L’adozione da parte della community di altri utilizzatori delle monete digitali
I tentativi di ingresso nel mercato sono moltissimi anche grazie alla relativa facilità di creazione di una criptovaluta.
La creazione di una criptovaluta
Per creare una criptovaluta dovrai compiere due passaggi:
- Creare una blockchain
- Redigere un protocollo che definisca i dettagli tecnici
In alternativa ad una criptovaluta potrai creare un token che non richiede una propria blockchain ma può appoggiarsi ad una già esistente.
Alcuni progetti sono nati sfruttandone una già esistente prima di creare la propria.
Il protocollo al contrario è sempre fondamentale perché costituisce l’ossatura del progetto.
Vediamo quali sono gli elementi che deve definire.
Il protocollo di una criptovaluta
Ogni white paper deve definire almeno i seguenti elementi:
- Algoritmo di crittografia adottato
- Algoritmo di consenso
- Dimensione dei blocchi
- Tempo di creazione di un nuovo blocco
In questa fase non preoccuparti se i punti non ti sono chiari perché li approfondiremo in un prossimo articolo analizzando il white paper che ha dato vita al protocollo Bitcoin.
Ora vediamo un altro aspetto fondamentale: che fine fanno le criptovalute create?
Dovranno essere distribuite al pubblico!!
Di solito la distribuzione avviene con varie modalità.
Continua a leggere per scoprirle.
Le modalità di distribuzione delle criptovalute

Le modalità con le quali vengono distribuite le criptovalute create sono le seguenti:
- Mining: consiste in una procedura informatica che permette di ottenere nuove criptovalute(il processo è lungo da spiegare quindi ne parleremo in un articolo ad Hoc) .
- Hard fork: consiste in una duplicazione della blockchain (ti spiegherò meglio che cos’è e come funziona in un altro articolo)
- Conio: tutte le unità di una specifica criptovaluta vengono create e poi vendute attraverso una peculiare procedura di vendita chiamata ICO(initial coin offering).
Qualora tre modi non ti bastassero esiste sempre un approccio ibrido (costituito da mining più conio).
La creazione di una criptovaluta però è un aspetto che potrebbe non interessarti se non hai uno specifico progetto da portare avanti.
Passiamo quindi a vedere come puoi ottenere delle criptovalute senza crearle.
Come ottenere criptovalute

Il metodo più comune e semplice per ottenerle è utilizzare un Exchange, una piattaforma online che ti consente di convertire valuta fiat in criptovalute; criptovalute in altre criptovalute; criptovalute in valuta fiat.
In rete ne esistono diversi ed ognuno applica le proprie regole tuttavia ci sono senza dubbio degli elementi in comune.
Vediamoli di seguito.
Procedure registrazione
La maggior parte degli exchanges ad esempio adotter? delle particolari procedure in fase di registrazione di ogni nuovo utente:la AML e la KYC.
La procedura AML (Anti Money Laundering) comprende tutti quei controlli finalizzati ad evitare azioni di riciclaggio del denaro.
La KYC (Know Your Customer) invece definisce le modalit? d’identificazione di ogni utente.
Modalità di deposito fondi
Tutti gli exchanges offrono diverse modalità per poter inviare i propri soldi da convertire.
Un primo metodo è il trasferimento di fondi attraverso il collegamento di una carta di credito o di debito (se non hai già una carta vatti a vedere l’articolo sulle carte conto).
Il secondo metodo è un bonifico sul conto corrente.
Un terzo metodo, utilizzabile solo se già hai delle criptovalute, è l’invio dei fondi attraverso una transazione verso un indirizzo associato ad un Exchange.
Hai ottenuto abbastanza monete digitali per i tuoi gusti?
Bene, ora potrai scegliere se conservarle in un wallet (un software o un dispositivo adibito alla conservazione sicura delle criptovalute o se tenerle nell’exchange per fare trading (operazioni di acquisto e vendita delle criptovalute per guadagnare sulle oscillazioni di valore).
Vediamo nel dettaglio ogni possibilità.
Conservare le criptovalute

Se hai intenzione di conservare le criptovalute (in gergo tecnico “holdare”) ottenute per sfruttare la loro capacità di riserva di valore dovrai scegliere uno o più Wallet (letteralmente si traduce come portafoglio) .
Che cos’è un wallet?
Il modo più semplice per definirlo è secondo me quello di “soluzione per conservare le criptovalute”.
Più nello specifico conserverai due stringhe di testo composte da lettere e numeri (definiti “chiave pubblica” e “chiave privata”).
Le criptovalute, infatti, fisicamente non esistono ma sono semplicemente il risultato finale di tutte le transazioni presenti su ogni blockchain.
Ti faccio un esempio pratico ed ipersemplificato.
Immagina di dover acquistare due bitcoin (la sigla è BTC) da un Exchange che ne ha 100.
Alla fine della transazione tu avrai 2 bitcoin mentre l’Exchange ne avrà 98 (100-2).
Tutte queste informazioni vengono registrate in un nuovo blocco di dati della blockchain che già conteneva altri blocchi.
Nel nostro caso il primo blocco (blocco genesi) conterrebbe le seguenti informazioni: pinco(tu) ha 0 btc; Pallo (l’exchange) ha 100 btc; Pinco prende 2 btc da Pallo.
Dopo la transazione verrebbe creato un nuovo blocco con le seguenti informazioni: Pinco(tu) ha 2 btc (0+2); Pallo(exchange) ha 98 btc(100-2).
Per ogni nuova operazione verranno consultate le informazioni dei blocchi precedenti e verrà creato un blocco con le informazioni aggiornate.
Se tu tentassi di acquistare 100 btc da Pallo il “sistema”(ti illustro nel dettaglio il funzionamento di una blockchain in un altro articolo) bloccherebbe la tua transazione perché scoprirebbe, dalla lettura delle informazioni nei blocchi precedenti, che Pallo ha 100-2 e no 100.
Tutta questa spiegazione era per farti capire che ogni criptovaluta che possiedi è semplicemente il risultato di una serie di operazioni matematiche conservate in un registro digitale a catena di blocchi (blockchain). Niente di più niente di meno.
Nel wallet conserverai le chiavi per poter leggere ed aggiornare la blockchain.
Di solito ogni criptovaluta ha il proprio wallet ma esistono anche i wallets multivaluta che ti permettono di conservarne di più tipologie.
Prima di farti degli esempi ti spiego meglio quali sono le diverse tipologie di Wallet esistenti.
La distinzione principale viene fatta tra Cold wallet e Hot wallet.
Cold wallet
I primi includono tutte le soluzioni che non hanno necessariamente bisogno di un accesso alla rete:hard wallet, paper wallet, brain wallet.
Un cold wallet è la scelta ideale se vuoi acquistare e conservare una determinata criptovaluta nel lungo termine.
Ad esempio se acquisti bitcoin, a meno che tu non abbia grandissimi capitali da investire, difficilmente ti metterai a fare trading.
Hot wallet
Gli hot wallet al contrario sono connessi ad internet e permettono un’operatività immediata (trading o invio/ricezione fondi).
Potrai scegliere tra wallet online, wallet PC o wallet mobile.
La controindicazione di una permanente connettività è un basso livello di sicurezza.
I wallet online potrebbero essere soggetti ad attacchi informatici che li mandano offline o a furti di dati.
Anche il PC e il telefono cellulare potrebbero non essere sicurissimi se non prendi precauzioni adeguate.
Ogni soluzione, secondo me, ha i suoi pro e i suoi contro quindi valuta quella per te più comoda a seconda delle tue esigenze e delle tue competenze informatiche.
Ora passiamo a vedere il trading.
Trading di criptovalute
Fare trading con le criptovalute consiste nel comprare o vendere le valute digitali in base all’oscillazione del proprio valore allo scopo di guadagnare sul margine.
Eccoti un semplicissimo esempio (sparerò numeri totalmente a caso ma è solo per spiegare il concetto generale).
Immagina di voler fare trading con la criptovaluta Fartfog (nome di fantasia) che ha un valore unitario di un euro.
Hai visto che il valore ha un trend crescente e credi che possa aumentare velocemente così investi 100 euro (compri 100 Fartfog a 100 euro).
Dopo pochissimo tempo il valore unitario del Fartfog si raddoppia ed arriva a 2 euro.
Potrai rivendere i tuoi 100 Fartfog a 200 euro e guadagnare 100 euro rispetto all’investimento iniziale.
Quello che ti ho fatto è un esempio inventato e molto ottimistico.
Avresti potuto anche guadagnare lo 0,5% o perdere il 75%.
Tutto dipende dalla tua abilità di “prevedere” l’andamento della criptovaluta che hai scelto e decidere il momento giusto per comprare e vendere.
Saperlo fare richiede preparazione.
Dovrai imparare a conoscere i singoli “prodotti” in cui investire e le strategie d’investimento ovvero le modalità per costruire un portafoglio bilanciato.
La quotazione di ogni criptovaluta dipende dall’equilibrio tra domanda e offerta.
Se hai fatto o fai trading sai di cosa parlo e non ho nulla da insegnarti.
Nel settore delle criptovalute funziona allo stesso modo ma probabilmente è necessaria maggiore cautela per via della forte volatilità del mercato.
Prima di investire in qualsiasi criptovaluta dovresti studiarla per capire se potrà rendere nel breve, medio o lungo termine.
Lo studio di un asset si basa su due tipologie di analisi: fondamentale e tecnica.
Analisi fondamentale e analisi tecnica
L’analisi fondamentale ha la finalità di verificare se vale la pena investire un capitale a lungo termine in un determinato progetto.
L’analisi tecnica ha l’obiettivo di identificare il miglior momento per acquistare o vendere.
Entrambe le analisi presuppongono la risposta precisa ad una serie di domande (l’analisi tecnica richiede anche lo studio di grafici) e impiegano del tempo.
Ti spiegherò come effettuarle in un altro post perchè ora vorrei illustrarti alcune delle criptovalute più famose.
O meglio vedremo le criptovalute più capitalizzate.
Criptovalute:valore e marketcap

Un criterio per verificare l’attendibilità di una moneta è controllare la sua capitalizzazione di mercato, un valore che rappresenta il prodotto tra il prezzo di una singola unità e il numero totale di circolazione.
In altri termini dovrai moltiplicare il valore della criptovaluta con la quantità totale sul mercato.
Se volessimo calcolare la capitalizzazione di mercato (in gergo market cap) di Fartfog, la moneta che abbiamo creato prima, dovremmo moltiplicare il valore della moneta per la totale quantità esistente sul mercato quindi:
1 euro x 100 = 100 euro di market cap.
Come puoi notare il market cap è molto basso perché la nostra moneta è appena nata quindi ha un valore basso.
Il valore viene definito dalla domanda da parte del pubblico.. Più persone la vorranno nei propri wallet più il prezzo salirà.
Da queste considerazioni puoi già iniziare a capire l’importanza delle indicazioni fornite dal market CAP.
Più alto è il suo valore più la criptovaluta è richiesta dal pubblico (maggiore domanda).
Inoltre si presuppone che una valuta con un elevato market cap sia da molto più tempo sul mercato e quindi abbia alle sue spalle un progetto più attendibile.
Ti ho già accennato più sopra alle truffe con le ICO: viene creato un token, viene pompato il suo valore distribuendolo nel mercato e poi.. puff..
Gli ideatori del progetto scappano con i soldi ottenuti.
Morale della favola: se ti trovi davanti ad una moneta con un basso market cap studia bene il progetto prima di aderirvi.
Chiaro che cos’è e a cosa serve il market cap?
Suppongo di sì quindi procediamo.
Per sapere la capitalizzazione di mercato di ogni progetto non dovrai effettuarti tutti i calcoli ma ti sarà sufficiente affidarti a portali specializzati che offrono tutte le informazioni.
Uno dei più famosi è coinmarketcap(nome fantasioso vero?).
[coin-market-cap id=”4055″]
Da là prenderò le prime 5 criptovalute attualmente più capitalizzate.
Indovina al primissimo posto chi c’è?
bitcoin
Per tale motivo molti parlano di bitcoin dominance.
A seguire la criptovaluta di Nakamoto ci sono nel momento in cui scrivo (7 novembre 2020):
- Ethereum (ETH)
- Tether (USDT)
- XRP (XRP)
- Chainlink (LINK )
Nei prossimi articoli ne vedremo una per una.
Per adesso credo di averti fatto una panoramica completa sul mondo delle criptovalute.
Prima di lasciarci però ti farò un breve riepilogo di quello che abbiamo visto e ti suggerisco qualche articolo o libro di approfondimento.
Conclusioni Criptovalute: cosa sono e come funzionano

Nell’articolo abbiamo trattato in maniera molto generale diversi aspetti delle criptovalute.
Per prima cosa, dopo aver dato una loro definizione generale, ne abbiamo visto le funzioni principali e le caratteristiche.
In seguito abbiamo visto la suddivisione tra bitcoin e altcoin ed una serie di operazioni che potrai/dovrai fare se ti avvicini a questo ecosistema.
Tra queste abbiamo visto la possibilità di creare una criptovaluta, operazione che richiede una grande capacità tecnica, o un token, operazione molto più semplice.
Altre cose da conoscere: le diverse modalità di distribuzione di una nuova criptomoneta e i modi per ottenerle (ad esempio tramite gli exchanges) e conservarle (in questo caso i wallets svolgono il ruolo principale).
Gli ultimi punti trattati sono stati il cryptotrading, trading con i cryptoasset e le modalità di misurazione della validità di una crypto moneta attraverso il suo livello di capitalizzazione di mercato.
Qual è la tua criptovaluta preferita?
Fammelo sapere nei commenti…