Diritti reali di garanzia

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Diritti reali di garanzia

Aggiornato il 08/09/2022 da Gaetano Matarese

I diritti reali di garanzia sono diritti reali limitati su una cosa altrui ed hanno la funzione di vincolare un dato bene a garanzia di un dato credito.

Facciamo un esempio. 

Giovanni chiede in prestito dei soldi a Ernesto alle seguenti condizioni:

  1. promette la restituzione del prestito in 12 piccole rate mensili?
  2. offre in garanzia la propria automobile (del valore più alto del prestito richiesto).

Se Giovanni non restituisce i soldi o tarda nel restituirli, Ernesto ha il diritto di vendere l’auto di Giovanni per recuperare quanto aveva prestato. 

Infatti i diritti di garanzia attribuiscono al creditore due facoltà.

Te ne parlo subito dopo.. 

Diritto di sequela e diritto di prelazione 

Un diritto di garanzia genera in capo al creditore due ulteriori diritti:

  1. Diritto di sequela (ius distrahendi): il diritto di procedere ad esecuzione forzata sul bene nei confronti del terzo acquirente 
  2. Diritto di prelazione (ius praelationis): diritto di soddisfarsi sul prezzo ricavato dalla vendita forzata del bene con preferenza rispetto agli altri creditori del medesimo debitore. 

Eccoti un altro esempio con il nostro amico Giovanni. 

Immagina che Giovanni abbia ottenuto un mutuo dalla banca e questa abbia messo un’ipoteca sull’immobile acquistato. 

L’ipoteca (una tipologia di diritto reale di garanzia) consentirà alla banca di:

  1. sottrarre l’immobile a Giovanni se smette di pagare le rate del mutuo
  2. vendere l’immobile (attraverso un’asta pubblica) per recuperare l’importo che Giovanni avrebbe dovuto restituire. Fino a quando la banca non avrà recuperato tutti i suoi soldi, eventuali altri creditori di Giovanni dovranno aspettare.

I due esempi che ti ho fatto erano relativi a due differenti tipologie di diritti reali di garanzia. 

Il primo era relativo al pegno mentre il secondo all’ipoteca. 

Ora ti spiego le differenze tra le diverse tipologie. 

Tipologie diritti reali di garanzia 

Le tipologie di diritti reali di garanzia sono 3:

  1. Pegno
  2. Ipoteca 
  3. Privilegi 

Vediamone ognuno nel dettaglio. 

Pegno 

Il Pegno ha per oggetto beni mobili e consiste nel trasferire materialmente il bene al creditore. 

Nel caso il debitore non adempiesse all’obbligazione il creditore è autorizzato a vendere il bene.

L’art. 2784 del codice civile specifica quali potrebbero essere i beni oggetto di Pegno:

  1. Beni mobili.
  2. Universalità di mobili
  3. Crediti
  4. Diritti aventi per oggetto beni mobili

Credo sia importante specificarti la differenza tra il Pegno sui beni mobili e quello sui crediti. 

Il primo si costituisce con la consegna della cosa o del documento che attribuisce l’esclusiva disponibilità della cosa al creditore o ad un terzo designato dalle parti.

Il secondo si costituisce invece con la consegna del documento da cui risulta il creditore. 

Ora passiamo a vedere le caratteristiche dell’ipoteca. 

Ipoteca 

L’ipoteca è un diritto di garanzia costituito mediante l’iscrizione nei pubblici registri che attribuisce al creditore la facoltà di richiedere la vendita forzata del bene per soddisfare il suo credito dal ricavato.

Tale diritto può avere per oggetto:

  1. Beni immobili
  2. Diritti reali immobiliari
  3. Beni mobili registrati
  4. Rendite dello stato

Tipologie d’ipoteca 

Esistono tre tipologie d’ipoteca a seconda della loro modalità di costituzione:

  1. Legale 
  2. Volontaria 
  3. Giudiziale 

Vediamone ognuna nel dettaglio. 

Ipoteca legale 

Viene costituita in forza ad una disposizione di legge. Il caso più frequente è connesso alle compravendite immobiliari con pagamento differito.

L’art. 2817 del codice civile specifica chi ne può fare richiesta:

  1. Il venditore di un immobile sullo stesso stabile
  2. Eredi, soci e coloro che hanno condiviso il pagamento dell’immobile ipotecabile
  3. Lo stato: se vuole rivalersi sul proprietario per importi non pagati a seguito di debiti e imposte con esso

L’ipoteca legale può essere cancellata in due modi:

  1. attraverso un atto Notarile in cui il proprietario chiede formalmente la cancellazione in virtù del saldo definitivo del debito
  2. attraverso la sentenza di un giudice. Se sorge un contenzioso giuridico tra acquirente e venditore un giudice si pronuncerà in favore della cancellazione dell’ipoteca legale in caso di estinzione del debito.

Non ho più nulla da dirti a riguardo quindi passiamo all’ipoteca giudiziale.

Ipoteca giudiziale

Viene disposta dal giudice e il titolo per iscriverla è la sentenza che condanna il debitore a:

  1. Il pagamento di una somma di denaro 
  2. L’adempimento di altre obbligazioni 
  3. Il risarcimento di danni da liquidarsi successivamente

Si costituisce a seguito di un provvedimento giudiziale definitivo come ad esempio un decreto ingiuntivo non opponibile o una sentenza definitiva (non più ricorribile).

L’ipoteca giudiziale è disciplinata dai seguenti articoli del Codice Civile:

  1. Art. 2818:provvedimenti da cui deriva
  2. Art. 2819:sentenze arbitrali
  3. Art.2820:sentenze straniere

Ipoteca volontaria 

L’ipoteca volontaria si costituisce per volontà del debitore attraverso una dichiarazione di assenso che può essere redatta in due modi:

  1. Per atto pubblico 
  2. Tramite scrittura privata 

Gli articoli del Codice Civile che la disciplinano sono il 2821 (concessione d’ipoteca) e il 2822 (ipoteca sui beni altrui).

L’esempio classico di ipoteca volontaria è quello dell’ipoteca iscritta a favore di una banca a garanzia di un mutuo ipotecario.

Modalità estinzione ipoteca

L’ipoteca si può estinguere per vari motivi:

  1. Cancellazione dell’iscrizione ipotecaria
  2. Mancato rinnovo dell’iscrizione entro il termine dei 20 anni
  3. Estinzione dell’obbligazione
  4. Perimento del bene ipotecato
  5. Rinunzia del creditore
  6. Con verificarsi della condizione risolutiva
  7. Con pronunzia del provvedimento che trasferisce la proprietà all’acquirente

Ora non ci resta che l’ultimo diritto reale di garanzia: i privilegi

Privilegi

Il privilegio è disciplinato dall’art. 2745 del codice civile come una causa legittima di prelazione accordata dalla legge ad un creditore in considerazione della particolare natura del credito.

In parole povere il privilegio attribuisce un diritto di precedenza ad un creditore rispetto ad altri in determinati casi. 

I cosiddetti crediti privilegiati sono considerati di una rilevanza sociale e giuridica maggiore rispetto agli altri e quindi tali da comportare una deroga al principio generale della par condicio creditorum. 

Alcuni esempi di crediti privilegiati sono:

  • Crediti scaturenti da rapporti di lavoro
  • i crediti dovuti per alimenti 
  • Quelli dovuti per tributi diretti allo Stato. 

Ti faccio un esempio molto semplificato sul funzionamento di tali crediti. 

Ipotizziamo che Giovanni abbia un prestito in corso e debba restituirlo alla banca/finanziaria. 

Impone i 10 anni di rimborso del prestito però il rapporto con la moglie Guendalina inizia a vacillare e termina con una separazione.

Guendalina non lavora quindi il Giudice impone a Giovanni di corrisponderle un assegno mensile di mantenimento. 

Giovanni si ritroverà quindi ad essere debitore verso:

  1. la banca/finanziaria per il prestito
  2. l’ex moglie per gli alimenti

Ora Immagina che Giovanni non riesca ad onorare tutti i suoi debiti e smetta di pagare.

Se i due creditori avviano un’azione legale di recupero coattivo del credito (stiamo semplificando la procedura) secondo te come andrà a finire?

Probabilmente a Giovanni verranno pignorati parte dello stipendio o di altri guadagni per rimborsare i creditori. 

Tuttavia la banca/finanziaria dovrà attendere che prima venga rimborsata Guendalina poiché il suo è un credito privilegiato.

Se non sono stato chiaro scrivimi nei commenti eventuali dubbi e perplessità.

Scrivi anche se vuoi aggiungere ulteriori elementi o raccontare la tua esperienza. 

Ora che hai capito cosa sono e come funzionano i crediti privilegiati possiamo procedere con qualche articolo del codice civile. 

L’art. 2746 c.c riconosce due  categorie di credito privilegiato:

  1. Generale: I crediti privilegiati generali possono essere esercitati su tutti i beni mobili del debitore. Tale credito è una qualità del diritto di credito.
  2. Speciale: I crediti privilegiati speciali sono esercitabili solo su alcuni beni mobili o immobili e vengono classificati come diritti reali di garanzia.

Conclusioni diritti reali di garanzia 

Complimenti, hai letto tutto l’articolo. 

Facciamo un breve riepilogo di quello che abbiamo visto. 

Il tema centrale sono stati i diritti reali di garanzia che offrono ad un creditore (chi deve ottenere dei soldi) una possibilità maggiore di riottenere ciò che hanno prestato.

Come esempio usiamo una richiesta di mutuo per comprare casa. 

Banca X (mutuante) presta dei soldi a Pisolo (mutuatario). 

Il contratto di mutuo stabilisce che Pisolo (debitore) restituirà a banca X (creditore) i soldi ricevuti più interessi in 20 anni.

Banca X per avere maggior garanzia che Pisolo restituisca tutti i soldi si avvarrà di un idoneo diritto reale di garanzia:l’ipoteca immobiliare.

Grazie all’ipoteca iscritta sulla casa che Pisolo ha comprato, banca X ha la possibilità di appropriarsi e vendere la casa di Pisolo qualora lui smettesse o ritardasse il rimborso del credito (nel caso specifico le rate del mutuo).

A tal proposito ti ho illustrato due tipologie di facoltà attribuite al creditore che si avvale di un diritto reale di garanzia.

Dal terzo paragrafo ti ho descritto le diverse tipologie di diritti reali di garanzia e i loro ambiti di utilizzo. 

Abbiamo analizzato nel dettaglio il Pegno, L’ipoteca e i privilegi. 

Ora ti suggerisco qualche lettura che potrebbe interessarti:

  1. Se hai chiesto o vuoi richiedere un mutuo ti consiglio di leggere “i 7 step per ottenere un mutuo” e “comprare casa con mutuo certo” 
  2. Per capire in generale che cosa fa un consulente del credito e assicurativo, come il sottoscritto vai a leggere “consulente del credito e assicurativo


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