Fideiussione bancaria: cos’è e come funziona

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Fideiussione bancaria-cos'? e come funziona

Aggiornato il 01/09/2022 da Gaetano Matarese

La fideiussione bancaria (definita anche fidejussione) è un contratto giuridico a molti sconosciuto ma, in realtà, tra i più praticati.

Si tratta della più tradizionale forma di garanzia che i creditori utilizzano con il preciso scopo di ottenere la certezza del pagamento del finanziamento.

 Si rivela una mossa ideale e sicura per tutti i giovani imprenditori e/o le persone intraprendenti che sono in procinto di dare il via a nuova esperienze e scelte che costelleranno la loro vita.

Sembra essere molto usata dalle società che sottoscrivono la polizza in varie situazioni:

  • a garanzia di un prestito o finanziamento per lavoratori autonomi,
  • al fine di ottenere un prestito agevolato da parte dello Stato o delle Regioni,
  • per prendere parte alle gare d’appalto,
  • per dare effettività ad un contratto di locazione ad uso abitativo o commerciale.

Le origini della fideiussione

Origini della fideiussione

Questo istituto affonda le sue radici già nell’antica Roma.

Oggi vede come protagonista dell’operazione la banca ed è regolato dall’articolo 1936 Codice Civile: “Fideiussore è colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui“.

“Fideiussore è colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui

Per fideiussore si intende, quindi, colui che garantisce un’obbligazione altrui, obbligandosi personalmente verso il creditore, e per fideiussione il negozio tendente a questo fine.

Ad esempio, nel caso di un prestito o di un mutuo, il fideiussore si impegna a rimborsare il prestito ottenuto dal debitore in caso di inadempienza. 

I soggetti della fideiussione bancaria

I soggetti della fideiussione bancaria

I soggetti coinvolti nel contratto, quindi, sono 3:

  • il debitore che è una persona fisica o una società che richiede e sottoscrive la polizza a garanzia,
  • il fideiussore che è il soggetto che concede la polizza, quindi la banca, e proprio per tale motivo si parla di fideussione bancaria;
  • il beneficiario, colui che usufruisce della polizza.

Secondo la legge, ogni cifra è possibile da richiedere e non esistono limiti di credito entro i quali può essere erogata una fideiussione bancaria.

Resta discrezione e cura dell’istituto di credito scelto per l’operazione, nonostante ciò, effettuare scrupolose verifiche sulla capacità del richiedente a saldare il proprio debito.

In altri termini la banca verifica se il cliente si trova realmente nelle condizioni economiche e patrimoniali tali da riuscire a risanare il debito.

La contro-fideiussione

La contro-fideiussione

Succede molto spesso che la banca, prima di porre la firma nel contratto per dargli effettività e diventare ufficialmente garante del debito, domandi al contraente una “contro-fideiussione”, ossia una specie di tutela ed atto preventivo.

In questo modo, l’istituto di credito mette il debitore nella condizione di poter ottenere comunque la cifra di denaro mancante nel caso in cui non sia in grado di pagarla.

Prima di dare il via alla prassi, il medesimo istituto di credito richiede al contraente di effettuare un deposito cauzionale in contanti o in titoli azionari.

Il sottoscrivente deve pagare:

  1. una commissione dell’1% del totale 
  2. un premio con una percentuale di interesse che oscillerà tra lo 0,75% e il 3% da calcolare con cadenza trimestrale. 

Il tasso d’interesse aumenta in modo direttamente proporzionale alla cifra in questione e alla durata del prestito: più alta è la cifra e più lungo diventa il tempo previsto, più elevata è la percentuale di interesse.

In seguito alla stipula del contratto, pertanto, la fideiussione viene ufficialmente segnalata alla Centrale di Rischio.

Agendo secondo questo criterio, il debitore non può più facilmente riuscire a beneficiare dei finanziamenti presso altre società creditizie e, in questo modo, ha tutta la concentrazione necessaria a saldare i propri debiti.

Fideiussione bancaria:tempi e documenti per ottenerla

Fideiussione bancaria: tempi e documenti per ottenerla

Per quanto riguarda l’arco di tempo necessario per ottenere la fideiussione, si avvisa che l’iter burocratico prevede una tempistica di circa due o tre settimane.

Ovviamente, per poter accedere alla prestazione è necessario godere di determinati requisiti che l’istituto di credito deve poi valutare e verificare.

Nel caso il sottoscrivente sia una persona fisica, deve essere in possesso di documento d’identità, codice fiscale, ultime due buste paga, visura camerale, Modello unico, 730 o CUD, recapiti telefonici.

Se, invece, si tratta di una persona giuridica, è opportuno possedere documento d’identità dell’Amministratore dell’azienda, codice Fiscale dell’Amministratore, ultimi due bilanci aziendali, situazione contabile corrente, stato patrimoniale e modello unico.

Tipologie di fideiussione

Tipologie di fideiussione

Importante da tener conto, infine, che la fideiussione bancaria si distingue in varie tipologie.

  • La fideiussione solidale viene adoperata nel caso in cui i fideiussori siano indicati da due o più banche che hanno accettato la condizione di assolvere i debiti che sono stati generati dal sottoscrivente nei confronti del beneficiario. Nel caso si dovesse verificare l’ipotesi di un mancato pagamento, gli istituti di credito sarebbero costretti a giustificare e rispondere in prima persona all’assoluzione del debito.
  • Nel caso della fideiussione con beneficio d’escussione, invece, la banca e il beneficiario sono obbligati solo dell’importo residuo dopo l’escussione del debitore garantito.  
  • Nella fideiussione omnibus, invece, la garanzia che un terzo assume nei confronti dell’istituto di credito di garantire tutte le obbligazioni che il debitore assumerà nei confronti della banca; quando si stipula il contratto, viene fissato il massimale entro cui la copertura è garantita. 
  • Per quanto riguarda la fideiussione per rimborso IVA: nei casi di IVA a credito dello Stato, i contribuenti possono avvalersi del diritto rimborso totale o parziale del credito annuale o infrannuale. Per farlo è necessario stipulare una fideiussione bancaria o assicurativa.
  • Fideiussione a garanzia d’affitto: quando si stipula un contratto di locazione il proprietario può richiedere una fideiussione come garanzia d’affitto. Con ciò, il locatore si assicura la copertura dei canoni mensili o del deposito cauzionale da parte di un istituto di credito.

La fideiussione si può estinguere ad una condizione il soggetto creditore, rivolgendosi al debitore principale, deve ottenere l’interezza del pagamento e dichiarare chiuso il debito.

L’art.1955 del Codice Civile, inoltre, stabilisce che il contratto fideiussorio si può estinguere anche nel caso in cui il creditore effettui un comportamento colposo contrario, violando alcuni doveri giuridici sottoscritti nel contratto. 

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