Aggiornato il 23/08/2022 da Gaetano Matarese
Cosa sono i mutui cambializzati?
Facciamo un po’ di chiarezza sui mutui cambializzati.
Per quanto la parola “mutuo” possa trarvi in inganno, il mutuo cambializzato ipotecario non deve necessariamente essere legato all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile.
Infatti, si tratta di prestiti personali non finalizzati cioè finanziamenti richiesti ad una società finanziaria, una società di credito o un’agenzia privata autorizzate (o molto raramente anche ad una banca) per i quali il debitore richiedente non è tenuto a specificare lo scopo del finanziamento.
Per fare un semplice esempio, se hai bisogno di 40.000 euro per comprarti l’auto nuova, potresti pensare di rivolgerti ad una società finanziaria e richiedere un prestito personale senza dover specificare la destinazione dei fondi; nel caso di esito positivo dell’analisi del tuo stato di salute finanziario, potrai ottenere la somma richiesta e realizzare il tuo progetto, rimborsando poi la somma ricevuta mediante l’emissione di cambiali (in forma di “tratte” o di “pagherò”), da pagare mensilmente alla scadenza.
Sulle cambiali va imposta una marca da bollo, pena la nullità della stessa, e devono essere firmate e compilate inserendo anche l’indicazione dell’ente d’appoggio.
Richiedere un mutuo cambializzato può sembrare molto semplice, ma non per questo la richiesta di un tale finanziamento deve essere presa alla leggera.
Innanzitutto, non tutti gli enti sono disponibili all?erogazione di tali presiti per gli alti rischi di insolvenza legati ad esso, specialmente le banche; ma anche qualora si riuscisse a trovare l?ente creditore, entrare nel meccanismo delle cambiali comporta comunque i suoi rischi e i suoi limiti.
Quali sono i requisiti per richiederlo?

La peculiarità del mutuo cambializzato è che chiunque, compiuti i 18 anni di età, può farne richiesta.
In generale, i mutui cambializzati sono destinati alle persone che per qualche motivo non sono in grado di ottenere un normale prestito da una banca:
- pignorati, protestati e cattivi pagatori.
- lavoratori o pensionati con situazione economica precaria.
- disoccupati.
All’apparenza ottenere un mutuo cambializzato potrebbe quindi sembrare meno problematico rispetto ad un classico prestito personale concesso da una banca. Purtroppo, non è tutto oro quel che luccica.
Nonostante le policy attuate dalle banche in tema di concessione di prestiti personali tendano ad essere molto più restrittive in quanto non emettono prestiti verso categorie ad elevato rischio di insolvenza, c’è da dire che anche gli enti che si assumono tale rischio non sono comunque così magnanimi e clementi come può sembrare.
Ovviamente, qualsiasi ente finanziario che eroghi un prestito necessita di alcune garanzie prima di effettuare un qualsiasi tipo di investimento, specialmente se il debitore in questione è “finanziariamente poco affidabile”.
Il richiedente deve quindi dimostrare di possedere la c.d. “capacità di rimborso” cioè deve dimostrare all’ente di credito che dovrà emettere il prestito:
- la propria situazione economica e sociale, attestata da un’adeguata documentazione
- l’impegno alla restituzione della somma ottenuta con gli eventuali costi aggiuntivi ed interessi.
I documenti necessari per richiedere un mutuo cambializzato

Molto importante ricordare che a seconda della categoria che stiamo trattando cambia il tipo di documentazione richiesta per verificare la possibilità di adempimento del debitore.
Nel caso di lavoratori dipendenti bisogna presentare a titolo di garanzia:
- l’ultima busta paga
- copia delle ultime due CU(ex CUD).
Il pensionato, invece, dovrà presentare il cedolino della pensione, il CUD, l’estratto conto bancario e i beni posseduti indicati come garanzia.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e disoccupati è necessario fornire all’ente finanziatore:
- la lista di eventuali beni che vengono posti a garanzia con le cambiali (mobili ed immobili),
- l’ultima dichiarazione dei redditi (730 oppure Modello Unico)
Inoltre, sarà necessario indicare la figura di un garante che si faccia carico del pagamento delle rate in caso di insolvenza del debitore. A volte può essere richiesta anche una polizza assicurativa sulla vita. Tali garanzie dovranno essere esibite anche nel caso di mutuo cambializzato per il lavoratore dipendente. Il tetto massimo della somma erogabile possibile dipende dalla quantità e dalla qualità delle garanzie stesse.
Come si pagano le cambiali?

La cambiale rappresenta una promessa di pagamento del debitore che si impegna a garantire il corretto rimborso delle rate mese per mese.
Questo tipo di pagamento consente al creditore il diritto indiscutibile di ottenere la restituzione della somma concessa entro certi limiti di tempo ben definiti.
Esistono due tipi di cambiali, la tratta e il pagherò.
La tratta si configura come un ordine che la banca rivolge al debitore, di pagare a un terzo soggetto (generalmente una banca) un certo importo in una data esatta.
Il pagherò è una promessa di pagamento che il debitore andrà a formalizzare con la firma. Questa la forma di cambiale maggiormente utilizzata nei prestiti cambializzati.
Se il debitore ha fondi sufficienti per l’addebito, il tutto viene regolato senza problemi. Se, però, i suoi fondi non sono sufficienti, il debitore viene protestato. In tal caso la finanziaria che non riceve l’importo che gli spetta può decidere di avviare il procedimento di pignoramento dei beni posti a garanzia alternativa.
Mutuo cambializzato:pro e contro

Certamente la prima cosa che salta all’occhio, a volte un po’ fuorviante, è la maggiore accessibilità del mutuo cambializzato nonché l’eccezionale rapidità burocratica con cui si ottengono i prestiti rispetto ai prestiti personali ordinari.
Addirittura, si può ottenere la somma richiesta nell’arco di 24h. Per non parlare della presenza di tassi fissi, rate costanti ed un’elasticità non indifferente nei pagamenti delle rate.
Infatti, se un debitore teme di poter pagare una cambiale entro la scadenza può concordare un’altra modalità di pagamento o emettere una nuova cambiale, con scadenza futura, anche se questa opzione causerà un aumento degli interessi.
Un altro punto a sfavore è certamente il temuto rischio di pignoramento.
Inoltre, bisogna tenere conto che questa categoria di prestiti risulta comunque più costosa sia in termini di tassi di interesse sia in termini di costi aggiuntivi e spese di finanziamento: bolli, commissioni bancarie, assicurazioni, l’istruttoria pratica, costi per la registrazione dei contratti e così via.
I costi dipendono principalmente dal fatto che i creditori si mettono in situazioni di potenziale rischio di insolvenza e ciò gli permette di chiedere un tasso di interesse più elevato.
Inoltre, i costi sono tendenzialmente alti anche perché si tratta di un finanziamento più veloce ed aperto anche verso quelle situazioni finanziarie che in altri enti non verrebbero mai accolte.
Alla luce di ciò possiamo assumere che la possibilità di un mutuo cambializzato in certe situazioni può rappresentare un’arma a doppio taglio, per questo motivo la scelta del debitore deve essere dettata da un’attenta analisi tanto dei benefici quanto dei rischi.
Se hai ulteriori domande o curiosità sul mutuo cambializzato scrivile nei commenti.